martedì 20 settembre 2016

#Veneto, le migliori cantine da visitare

#RegioniDiVini

Cesari

Fondata nel 1936, la Gerardo Cesari è divenuta presto sinonimo di vini veronesi nel mondo.

Già all’inizio degli Anni Settanta, infatti, l’Amarone Cesari è fra i primi ad arrivare nei cinque continenti grazie alla passione e allo spirito d’iniziativa di Franco Cesari, figlio del fondatore Gerardo, la cui visione originale è stata quella di voler produrre un grande Amarone che potesse competere con i migliori vini rossi sia italiani che internazionali. I vini Cesari iniziano così la storia di successo nel mondo.

Oggi la Gerardo Cesari si pone ulteriori obiettivi: ascoltare il mercato per proporre vini unici, eleganti, armonici ed equilibrati, nel rispetto di una tradizione che si avvale delle nuove conoscenze in vigna, producendo in modo sostenibile per l’ambiente e garantendo il consumatore, grazie ad un’attenta certificazione dei processi di vinificazione. Un’azienda in continua evoluzione che non dimentica però la storia del proprio territorio e le proprie origini.

La cantina di Cavaion Veronese è stata concepita e realizzata tenendo conto delle attenzioni che i nostri vini necessitano, abbiamo, quindi, dedicato grande spazio al "riposo" dei nostri vini ritenendo questa fase fondamentale per la loro crescita e personalizzazione. La grande sala di affinamento sotterranea aiuta, infatti, a mantenere in maniera naturale un livello di umidità e temperatura costante, ideali per garantire una maturazione adeguata ai nostri vini. In questa cantina oltre all’affinamento dei vini in barriques e tonneaux, si procede al loro imbottigliamento e il successivo lungo riposo in bottiglia.

Nella cantina di San Floriano viene concentrato tutto il processo di appassimento, che dura tra i 4 e i 5 mesi, la pigiatura, la fermentazione ed un primo affinamento dei vini. Le uve vengono controllate attentamente al loro ingresso in cantina e poi avviate al processo di appassimento.

Bisol

I vigneti dell'Azienda Agricola Bisol sono dislocati su 20 poderi immersi tra le ripide colline che da Valdobbiadene vanno verso Conegliano, le aree più vocate della Denominazione.
Un territorio molto frazionato e costellato da piccoli possedimenti, tanto che la media dell'estensione di ogni singola proprietà è di poco più di un ettaro. Si tratta inoltre di realtà produttive in cui le varie fasi della filiera (viticola, vinicola, e spumantistica) sono spesso svolte da differenti aziende.

La conoscenza di questi aspetti peculiari del territorio permette di comprendere pienamente l'importanza del valore aggiunto di Bisol: una tra le pochissime aziende che gestiscono direttamente l'intera filiera produttiva, dall'accurata scelta del terreno fino all'imbottigliamento. Ciò consente di garantire sempre la massima resa qualitativa, dato che ogni singola fase determina la qualità finale del prodotto, ed esige un costante e rigoroso controllo. Ancora oggi, come un tempo, l'azienda fa della qualità del territorio il suo maggior vanto e il suo valore aggiunto.


Così sintetizza efficacemente Gianluca Bisol, direttore generale dell'azienda: "Lavoriamo con grande passione affinché Conegliano abbia lo stesso prestigio di Reims, Valdobbiadene lo stesso fascino di Epernay e il Prosecco la stessa notorietà della Champagne". Una cura che troviamo nelle vigne, dove Bisol governa con la massima attenzione ogni singola fase della filiera produttiva, dall'allevamento della vite alla vendita, dall'acino al bicchiere.

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